Displasia anca

DISPLASIA ANCA

La displasia dell'anca rappresenta la principale patologia dell'articolazione coxo-femorale nel cane ed è la causa più frequente di osteoartrite a carico di tale articolazione. Si riscontra con incidenza variabile in differenti razze, prevalentemente in soggetti di taglia grande.

La testa del femore -sferica- è mantenuta correttamente all’interno dell’acetabolo dall’equilibrio delle forze esercitate da ossa, muscoli, tendini,e strutture legamentose.

Nonostante anni di ricerca, studio ed informazione verso veterinari, allevatori e proprietari, sono ancora inadeguati i progressi compiuti nella prevenzione di questa malattia potenzialmente invalidante per i nostri pazienti. Grazie agli sforzi di ricercatori, veterinari e allevatori coscienziosi, è auspicabile una sensibile riduzione dell'incidenza di tale patologia.

La diagnosi precoce - 5/6 mesi di età - di displasia dell’anca con radiografia preventiva in occasione del controllo radiologico previsto per i gomiti- consente di adottare misure comportamentali e ambientali che possono ridurre notevolmente il rapido evolvere della patologia. Anche una corretta alimentazione è di fondamentale importanza per il controllo della displasia dell’anca e delle sue conseguenze.

La radiografia preventiva a 8/10 mesi di età permette -in assenza di segni riferibili a displasia- all’allevatore di programmare l’investimento sulla possibile carriera agonistica del cane ; nel caso contrario permette al veterinario di suggerire le tecniche di chirurgia correttiva che se attuate precocemente possono evitare al cane le gravi, dolorose ed invalidanti conseguenze della malattia.

L’anamnesi, la visita clinica, le radiografie ma soprattutto l’esperienza sono fondamentali per valutare l’opportunità di un intervento terapeutico di tipo chirurgico o conservativo ; quale tipo di intervento e con quale rapporto costo-beneficio in rapporto non solo all’aspetto economico ma soprattutto in funzione della qualità di vita e dell’attitudine del cane, dell’ambiente in cui vive oltre che delle oggettive aspettative del proprietario.

Si consiglia uno studio radiografico preventivo nelle razze a rischio già a 3,5 mesi. Questo consente una diagnosi precoce ed eventualmente, se ci sono le condizioni, un intervento chirurgico poco invasivo effettuabile prima dei 5 mesi di età.

Superati i 5 mesi è comunque necessario fare delle radiografie e,se necessario e possibile,eseguire degli interventi correttivi come la duplice osteotomia di bacino (DPO).

Per ogni età del cane ci possono essere indicazioni terapeutiche diverse.

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